Le Frazioni

Le Frazioni


Albacina (Km 9,700)


Nell'antico castello, sorto dalle rovine della romana Tuficum, si possono ammirare resti della cinta muraria e la porta d'ingresso bastionata e munita di difesa piombante. Nella chiesa parrocchiale,intitolata a S. Venanzio, dove furono ritrovati i resti del Santo nel sec. XIII, si conserva un prezioso trittico del Maestro di Staffolo, raffigurante la Madonna col Bambino in Trono e Angeli. Sopra Albacina si trova l'Eremo di S. Maria dell'Acqarella: qui nel 1529 si radunò il primo capitolo generale dei Cappuccini.


Albacina

Attiggio (Km 5)


Il paese deriva dal nome dell'antico municipio romano di Attidium, i cui reperti sono conservati ad Ancona, nel Museo Nazionale Archeologico della Marche. Ad Attiggio fino al 1253 rimase il fonte battesimale: si trovava nell'antica pieve di S. Giovanni Battista, sorta nei primi tempi del Cristianesimo. Interessanti scavi archeologici hanno fatto già emergere reperti di immenso valore storico, ma rappresentano solo una minima parte della ricchezza del sottosuolo.


Bassano (Km 6,300)


Il piccolo centro è noto perchè all'interno della chiesa di S. Stefano, di cui si hanno notizie nel 1322, si conserva un affresco di Simone De Magistris raffigurante la Madonna col Rosario ( 1572 ).


Bastia - Castello (Km 9)


Castello sotto Francesco Sforza, quando era signore di Fabriano, Bastia è nota nelle cronache artistiche perchè nella chiesa parrocchiale si trovava la tavola del pittore umbro Bernardino di Mariotto raffigurante la Madonna col Bambino ( 1498 ) che tiene nella mano sinistra un castello cinto da mura merlate che forse rappresenta la stessa Bastia. La tavola è attualmente nella Pinacoteca Civica.


Belvedere - Castello (km 16,250)


Castello posto tra l'Appennino e il Monte Rogedano, controllava una delle strade più importanti che dal territorio montano portava verso le valli di Serradica e Valleremita. Nella chiesetta dedicata a S. Ilario si possono ammirare due statue antiche dedicate alla Madonna. Di particolare interesse un Crocifisso trecentesco attribuito a Francesco di Bocco.


Belvedere

Cacciano (km 10,400)


Anticamente era un castello , importante baluardo di difesa di Fabriano verso la Valle dell'Esino e l'Adriatico.Si segnala un dipinto su tavola all'interno della chiesa di S. Paterniano raffigurante la Madonna col Bambino, S. Giovanni Battista e S. Paterniano.


Campodonico - Abbazia (km 16,600)


E' un suggestivo paese quasi ai confini tra il territorio fabrianese e la regione umbra. Forte è il suo richiamo turistico sia per la vicinanza all'antica Abbazia di S. Biagio in Caprile che di quella del famoso castello di Salmaregia nonchè per il suo bellissimo paesaggio letteralmente immerso nel verde. All'interno dell'Abbazia si trovavano due importanti affreschi del Maestro di Campodonico: la grande Crocifissione, firmata 1345; l'Annunciazione e nel sottarco i SS. Pietro e Paolo. Considerati uno dei vertici dell'arte italiana del '300, gli affreschi sono custoditi nel Palazzo Ducale di Urbino. Nella chiesa si trovava anche la statua lignea raffigurante la Madonna col Bambino (collezione privata), la cui decorazione pittorica è forse ascrivibile alla bottega di Allegretto Nuzi.


Campodonico

Camporege


Nel centro, che fu sede di castello medievale, rimane la piccola chiesa di S. Francesco con tracce di strutture romanico-gotiche dove si conserva una cassetta lignea del '400 ornata con stemmi della famiglia Chiavelli e contenente le loro ossa. La cassetta fu trasportata a Camporege dalla chiesa-monastero di S. Maria di Valdisasso.


Cancelli (km 7,200)


Il centro è noto perchè nelle vicinanze si trovava l'antica e potente abbazia di S. Maria dell'Appennino, di cui rimangono pochi ruderi. Dalla chiesa dell'abbazia provenivano diverse opere del Maestro di Campodonico, un affresco del XV sec., il pentittico di Fancescuccio Ghissi, e un pannello di polittico di Allegretto Nuzio conservati nella Pinacoteca B. Molajoli. Nella chiesa parrocchiale è custodita la Madonna del Rosario (1533).


Castelletta (km 21)


Castello da visitare per l'impianto medievale che conserva. Appartenuto ai Signori di Rovellone, fu da questi ceduto al Comune di Fabriano nel 1305. Nella chiesa parrocchiale, si conservano una croce astile del sec. XIII e un frammento di affresco raffigurante S. Silvestro eseguito da Antonio da Fabriano.


Castelletta

Civita - Ceresola


E' uno dei luoghi del territorio di Fabriano più importanti per le antiche tracce di insediamenti cristiani, testimoniati dalla Pieve di S. Maria. La Pieve ospitò S. Francesco nel 1215 in occasione del suo terzo viaggio nelle Marche.


Collamato (km 12,850)


Collocato in amena posizione, il contesto paesaggistico è tra i più sublimi e intatti dell'intero comprensorio fabrianese. Il castello, già sede dei profughi di Attidium, passò sotto il Comune di Fabriano fra il XII e XIII secolo. Nella chiesa di S. Paterniano si conservano la tela di D. Domiziani, il Salvator Mundi, e una serie di affreschi votivi. Meritevole di visita (a due km dal paese) è la chiesetta di S. Anna, che affonda le sue origini nel lontano passato.



Marischio (Km 3,600)


Frazione vicinissima al capoluogo, oggi meta di turisti per la folta pineta in mezzo alla quale si snoda un sentiero ben attrezzato per passeggiate ed esercizi sportivi. Abitata sin dai tempi dei romani, fu di grande importanza viaria tanto che lo storico Graziosi la definì " villa e chiave della città ". Presso il paese sorgeva l'antica pieve di S. Maria de Flexia, una delle primitive pievi paleocristiane della zona.


Montefano- Eremo di S. Silvestro (Km 7)


Racchiuso nel cuore della montagna in un contesto paesaggistico stupendo, l'eremo fu fondato nel 1231 da S. Silvestro Guzzolini da Osimo. Ristrutturato nei secoli successivi, il complesso di S. Silvestro è meta di gite e pellegrinaggi. Nella chiesetta di stile settecentesco, si trova una bella tela di Claudio Ridolfi raffigurante la Madonna che porge la comunione a S. Silvestro e un grande Crocifisso ligneo del sec. XIV. Nella biblioteca dell'eremo si conservano codici e documenti sulla storia del monastero e di quelli da esso dipendenti. L'eremo è anche meta di passeggiate a piedi e in mountain-bike; nei suoi pressi si trova una secolare faggeta.


Montefano

Poggio S.Romualdo - Valdicastro (Km 19,800 - 25)


Località posta a 930 mt. di altitudine, da cui, quando il cielo è terso, si può scorgere addirittura il Mare Adriatico e la costa Dalmata. Il paese affonda le sue origini nel lontano passato e si distende su un pianoro disseminato di faggeti, villette e alberghi. Nelle vicinanze vi è la famosa Abbazia di Valdicastro, fondata da S. Romualdo tra il 1005 e il 1009, ancor oggi in ottimo stato e veramente degna di essere visitata sia per ammirare l'originale architettura del monastero, che per la presenza di pitture trecentesche nella bella chiesetta di stile gotico. L'Abbazia fu annessa nel 1427 alla chiesa di S. Biagio di Fabriano dove si conservano anche i resti di S. Romualdo, morto a Valdicastro nel 1027.


Precicchie - Castello (km 27)


Arroccato sulla cima di un'altura a mt. 535 s.l.m., il castello di Precicchie, feudo dei conti Attone poi caduto sotto il dominio dei Rovellone, affonda le sue origini nel XII sec. (e forse prima). Esso mantiene intatto il suo fiero passato medievale testimoniato dal nucleo fortificato, le massicce mura con finestre e feritoie, e le sue caratteristiche stradine medioevali in forte pendio lungo le quali si conservano porte ad arco ogivale e nei piani inferiori del castello, le antiche strutture difensive. Il paese durante il periodo natalizio è sede della sacra rappresentazione del Presepio Vivente, cui si dà vita lungo le viuzze dell'antico borgo che si snodano attorno al castello che per l'occasione si trasforma in una suggestiva piccola Betlemme. E' anche sede ogni anno, nel mese di agosto del Palio dei Campanari.


Precicchie

Rocchetta (Km 10,900)


Nella chiesetta dedicata a S. Giovanni Decollato si conserva una bella tela di D. Domiziani datata 1584, raffigurante la Vergine col Bambino fra S. Giovanni Battista e S. Antonio. La chiesa attuale risale ai primi del novecento ed è situata molto più in basso rispetto alla prima omonima chiesa di cui si fa menzione già nel sec. XIV. La zona è oggi anche nota per il Crossdromo, in cui si svolgono gare libere per le categorie 125/250 cc. e per l'annuale mostra d'arte coincidente con la festa del patrono (ultima domenica di Agosto).



S. Cassiano - Abbazia di Valbagnola


Lungo la strada che da Fabriano conduce a Sassoferrato, una deviazione porta a S. Cassiano dove ha sede l'abbazia romanica di S. Cassiano in Valbagnola, gioiello architettonico della regione. Attualmente è chiusa per i danni riportati dopo il sisma del 1997.


S. Donato (Km 10)


Antico castello abitato fin dall'epoca romana, ancor oggi evidenzia un perfetto modello di tipologia urbanistica a " fuso " con l'asse centrale costituito dalla via principale, il pomerio interno che si snoda tra le abitazioni e la cinta muraria di difesa.



Valleremita - Eremo di Valdisasso (km 7,350)


Sede dell'Aula Verde dal 1987, prende il nome dal convento della Romita o Romitella ( S. Maria di Valdisasso ) posto tra i monti Puro e Rogedano. Nel vecchio monastero sostarono e pregarono S. Francesco di Assisi nel 1210, S. Bernardino da Siena, S. Giacomo della Marca e tanti altri santi. Nel 1405 Chiavello Chiavelli lo volle ornare con il grande polittico di Gentile da Fabriano, trafugato dalle truppe napoleoniche ed attualmente conservato nella Pinacoteca di Brera.


Valleremita

Varano (km 6,200)


Abitato già in epoca romana, nella chiesa parrocchiale di Varano si conserva una tavola di particolare valore. Raffigura la Madonna con il Bambino in braccio tra i santi (1517).


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Medaglia Bronzo al Valor Militare Città di Fabriano
Medaglia di Bronzo al Valore Militare
(D.P.R. 10 maggio 1976)
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