Eremi, abbazie e castelli
S. Biagio in Caprile
Nei pressi di Campodonico, ai confini con l'Umbria, si erge maestosa questa abbazia benedettina in origine dedicata a San Benedetto, famosa per i suoi bellissimi affreschi trecenteschi. Fondata nell' XI secolo dai Conti di Nocera Umbra e Gualdo Tadino. Distrutta da un incendio e rimasta priva di monaci , nel 1443 l'abbazia venne incorporata alla Congregazione Silvestrina, che rimase in quel luogo fino al 1810. Dell'antica abbazia non rimangono ora che la chiesa ed una parte dell'impianto che costituiva gli edifici monastici sorti intorno al chiostro, oggi completamente recuperato ed adibito ad ostello.

Abbazia di San Cassiano
Piccolo gioiello architettonico romanico-gotico, incastonato alle falde del monte Testagrossa. E' ricordato in documenti sin dal 1119, ma le sue strutture ogivali rimandano con certezza al XIII secolo. In tal senso si esprimono le linee slanciate dall'abside, spartito da lesene e decorato da una fila di architetti su mensolecon teste zoomorfe. Singolare la disposizione dell'interno, che in breve spazio riesce a contenere la tribuna e la cripta, dando vita ad un organismo architettonico che non ha precedenti nella tradizione marchigiana.
Abbazia Santa Maria d'Appennino (m.500)
Antico ed importante monastero, è oggi ridotto a un cumulo di macerie, per la stoltezza degli uomini e la limitatezza delle leggi. Sorto verso la metà del X secolo ad opera dei padri benedettini, nei decenni di maggior fulgore riuscì a dominare su una vastissima giurisdizione, grazie anche alla sua posizione di passaggio obbligato sulla via per l' Umbria. Delle antiche strutture restano ancora in piedi la chiesa, con il voltone a botte, e parte del chiostrino a due ordini. In un luogo assai suggestivo, a ridosso del cupo bosco appeninico, il cenobio è lambito dalle opaline acque del Giano.

Eremo dell'Acquarella
Abbarbicata sulle scoscese pendici del monte Maltempo, la chiesetta eremitica di Santa Maria dell'Acquarella si affida, sia all'interno che all'esterno, alla piu classica semplicità ed al nudo bozzato di pietra. Sorta nel XIV secolo, vi si tenne nel 1529 il primo Capitolo Generale dei Cappuccini.
Eremo di GrottaFucile
Eremo rupestre in posizione altamente suggestiva, con vista spettacolare sulla Gola della Rossa e sui monti di Frasassi. Vi abitò, in devota solitudine, San Silvestro, dal 1227 al 1231. In epoca successiva vi fu eretto un monastero (1265), del quale rimangono a testimonianza resti della facciata ed una grande volta a botte, oltre ad alcune celle dei monaci eremiti scavate nella roccia.

Eremo di S.Girolamo di Monte Cucco
E' sicuramente una delle mete più suggestive del territorio fabrianese abbarbicato sulle pareti scoscese del Monte Cucco, ormai rifugio del falco pellegrino. Posto in un bosco di castagni, l'eremo fu fondato nel 1521 dal Beato Paolo Giustiniani, primo degli eremi della Congregazione Camaldolese di Montecorona.
Abbazia di Valdicastro (m.720)
Fu famosa abbazia benedettina, eretta fra il 1005 e il 1009 da S. Romualdo, il quale, nel 1027, vi concluse i suoi giorni. Mantenne grande autorità e prestigio sino alla metà del '400, dopo di che ebbe inizio un lento declino. Fortemente rimaneggiata rispetto al disegno originale, l'attuale costruzione risale al 1262, ed è opera di un Maestro Tebaldo, come risulta dalla lunga istruzione leggibile all'interno della chiesa. Questa è di semplici ma nobili forme ogivali, con tre campate e tre absidi, scandite da finestre a bifore e con affreschi di gusto popolaresco che ne decorano le pareti. Dell'abbazia notevole è la sala capitolare, con volte a crociera e pilastri poligonali, abbelliti da interessanti capitelli.

Eremo di S.Maria di Val di Sasso
Vi si accede per una stradetta sconnessa e impervia, che raggiunge un breve pianoro, a ridosso degli orti coltivati con pazienza dai frati. Antico cenobio edificato dai Benedettini nel XII secolo, nel 1210 vi fu ospite S. Francesco. Nel 1405 passò di proprietà a Chiavello Chiavelli, signore di Fabriano, e forse in quell'occasione si adornò del prezioso politico di Gentile, che le spoliazioni napoleoniche si trasferirono alla costituenda Pinacoteca di Brera, nel 1811. Oggi il fabbricato risulta umile e disadorno riedificato alla meglio col materiale di spoglio originale. Malgrado ciò, il luogo conserva un suo innegabile fascino, sopratutto grazie alla sua posizione, che si affaccia come un balcone ardito e stupendo sulla valletta cupa ed angusta di Valleremita.
Eremo di San Silvestro
Fondato nel 1231 da S. Silvestro Guzzolini, istitutore di una Congregazione riformata dei Benedettini. Nel corso dei secoli, depredazioni ed incendi hanno lasciato poco o nulla della primitiva costruzione. L'odierno fabbricato è opera del XVIII-XVIII secolo, di recente manomesso e rimodernato. La chiesina, di piacevoli linee settecentesca, si fregia di decorazioni a fresco del fabrianese Giovanni Lucci eseguite tra il 1737 e il 1759.

Castello di Albacina (sec.XII-XIV)
Del Castello di Albacina sono ancora visibili resti della cinta muraria, la bella porta-torre e un Trittico del Maestro di Staffolo, nella Parrocchiale di San Venanzio (Sec. XV).
Castelletta (sec.XIII)
Conserva consistenti tracce medievali come la porta di accesso protetta da rotondo rivellino, la porta-torre sul lato opposto e nella Parrocchiale un affresco di Antonio da Fabriano ed una Croce astile in rame di scuola tedesca (sec. XIII).
Castello di Precicchie
