Fabriano - 22 settembre 2009
Giambattista Miliani e Monte Cucco
Il forte rapporto tra il massiccio del Monte Cucco ed in particolare delle sue grotte e Giambattista Miliani, fabrianese, industriale, appassionato studioso naturalista, sarà al centro di una due giorni che si terrà sabato e domenica 26 e 27 settembre a Costacciaro, la cittadina umbra su cui insiste una parte del massiccio montano.
L'iniziativa denominata "La Grotta del Monte Cucco: uno spettacolo della natura interpretato da Giambattista Miliani. Tra l'Umbria e le Marche un patrimonio naturalistico comune da conoscere, proteggere e valorizzare"viene inquadrata nell'ambito delle Giornate Europee del Patrimonio 2009 anche con l'obiettivodi favorire una nuova progettualità fra i due versanti dell'appennino umbro-marchigiano.
Il Cucco, infatti, è da sempre massiccio che unisce le popolazioni dei due versanti, storicamente sempre molto vicine e che oggi con la nascita del Distretto Culturale dell'Appennino umbro-marchigiano avranno uno strumento in più per operare in sinergia.
In rappresentanza del Comune di Fabriano interverranno oltre al sindaco Roberto Sorci, gli assessori Sonia Ruggeri (cultura) e Giovanni Balducci (turismo)
L'incontro che si terrà nella sala San Marco del Museo del Parco prevede per sabato 26 a partire dalle ore 9.00 relazioni, proiezioni, rassegna di foto d'epoca.
Al termine saranno inaugurate delle nuove aule del Museo-laboratorio del Parco del Monte Cucco. Nella giornata di domenica, invece, solo su prenotazione, si terrà una escursione guidata alla Grotta.
GIAMBATTISTA MILIANI
Tra il giugno del 1883 e l'aprile del 1892, il fabrianese Giambattista Miliani, brillante industriale cartario, e, poi, senatore del Regno d'Italia, inizia l'epopea esplorativa di quello che va, comunemente, sotto il nome odierno di "Ramo Turistico" della Grotta di Monte Cucco. Un sistema di grotte profondo oltre novecento metri e lungo circa trenta chilometri!
Miliani era un valente alpinista, iscritto alla sezione di Roma del Club Alpino Italiano e al bollettino dell'associazione affidò il resoconto delle sue accuratissime e decennali ricognizioni alla cavità. Interessatosi, appassionatamente, alla speleologia, Miliani aveva già visitato molte grotte sugli Appennini, il Carso ed i Carpazi, ma mai gli era capitato, sino ad allora, per sua esplicita ammissione, d'incontrarne una così maestosa, vasta, ed interessante, come quella di Monte Cucco.