Fabriano - 31 marzo 2009
Giuseppe Uncini, un anno dopo
Un anno fa, il 31 marzo, nella sua abitazione umbra di Trevi moriva lo scultore fabrianese GIUSEPPE UNCINI. Aveva 79 anni essendo nato nella città della carta nel 1929.
"Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo: siamo stati addoloratissimi - dichiarano nel ricordare l'anniversario, il sindaco Roberto Sorci e l'assessore alla cultura, Sonia Ruggeri - per aver perso un grande artista, un grande uomo ed un grande personaggio. La sua morte improvvisa ci ha colti di sorpresa proprio nel momento in cui stavamo per risentirci per definire con lui un percorso di valorizzazione dei grandi artisti del territorio che hanno onorato ed onorano Fabriano.
Era un nostro obiettivo ed un forte desiderio potergli rendere omaggio dopo una carriera lunga e prestigiosa ed era ed è giusto che la città gli manifestasse l'attenzione ed il riconoscimento che meritava.
Uncini ci aveva telefonato mostrandosi onorato anche perché, è giusto dirlo, non sempre Fabriano gli aveva dedicato le opportune attenzioni.
Ora pur nelle notevoli difficoltà di bilancio in cui, come è noto, dobbiamo muoverci, non vogliamo far cadere le ipotesi immaginate e che lo stesso artista aveva valutato con attenzione e con piacevole gratificazione. Chi di noi, sia pur dopo decenni e decenni vissuti lontano dal luogo di nascita, non sente forte il piacere dell'attenzione che riceve dai suoi concittadini?"
Al momento della scomparsa Giuseppe Uncini - famoso in tutto il mondo per i suoi Cementoarmati con i quali diede il via ad una autentica rivoluzione artistica - stava lavorando ad una grande mostra retrospettiva per il famoso Mart di Rovereto.
La storia artistica di Uncini è legata, inizialmente, ad un altro grande scultore fabrianese, Edgardo Mannucci, presso il cui studio romano, all'età di 24 anni cominciò a lavorare.
E' in quel periodo che conobbe e frequentò assiduamente artisti del calibro di Burri, Cagli, Capogrossi. E, successivamente, Schifano, Manzoni. Angeli.