I DUE GEMELLI VENEZIANI

Di Carlo Goldoni
Con:
Loretta Antonella, Laura Graziosi, Tommaso Benvenuti, Andrea Calmini, Stefono Tosoni
Regia Michele Modesto Casarin
Teatro Stabile Delle Marche Compagnia Vicolo Corto
Amat
Ne I Due Gemelli Veneziani, sicuramente uno dei testi più belli e più riusciti di Goldoni è ancora presente in maniera pregnante il climax della commedia dell'arte, come nel "canovaccio". I due gemelli Truffaldiniì, Commedia dell'Arte scritta per Antonio Sacchi. Tale canovaccio risale a poco meno di un anno prima della commessa da parte di D'Arbes, per il quale Goldoni scriverà I Due Gemelli Veneziani. Lo stesso Cesare d'Arbes , a Dresda nel carnevale del 1751, ne farà una ripresa modificando e manipolando a suo uso e consumo testo e personaggi. È proprio da questi spunti che parte il lavoro della quale Casarin utilizza il testo come un canovaccio per riportalo al suo target iniziale di Commedia dell'Arte, ridefinendone innanzitutto ambientazione e luogo. Ed ecco che, come per incanto, ci troviamo proeittati nel 1600 (periodo d'oro della Commedia dell'Arte) da una Verona di ambientazione Goldoniana in una Ancona papale. Senza modificarne la struttura, il testo viene asciugato e snellito, il ritmo velocizzato e la durata ridotta ad un atto unico di 90 muniti circa. Lo spettacolo risulta in questo modo più fruibile ad un pubblico eterogeneo. Reinventare I Due Gemelli è un'ulteriore prova di Casarin è pronto ad affrontare insieme alla emergente compagnia Vicolo Corto (con la quale il regista è giunto alla terza messa in scena), per restituire al pubblico uno spettacolo nuovo, pieno di trovate e divertimento, adetto a tutte le età.
Con:
Loretta Antonella, Laura Graziosi, Tommaso Benvenuti, Andrea Calmini, Stefono Tosoni
Regia Michele Modesto Casarin
Teatro Stabile Delle Marche Compagnia Vicolo Corto
Amat
Ne I Due Gemelli Veneziani, sicuramente uno dei testi più belli e più riusciti di Goldoni è ancora presente in maniera pregnante il climax della commedia dell'arte, come nel "canovaccio". I due gemelli Truffaldiniì, Commedia dell'Arte scritta per Antonio Sacchi. Tale canovaccio risale a poco meno di un anno prima della commessa da parte di D'Arbes, per il quale Goldoni scriverà I Due Gemelli Veneziani. Lo stesso Cesare d'Arbes , a Dresda nel carnevale del 1751, ne farà una ripresa modificando e manipolando a suo uso e consumo testo e personaggi. È proprio da questi spunti che parte il lavoro della quale Casarin utilizza il testo come un canovaccio per riportalo al suo target iniziale di Commedia dell'Arte, ridefinendone innanzitutto ambientazione e luogo. Ed ecco che, come per incanto, ci troviamo proeittati nel 1600 (periodo d'oro della Commedia dell'Arte) da una Verona di ambientazione Goldoniana in una Ancona papale. Senza modificarne la struttura, il testo viene asciugato e snellito, il ritmo velocizzato e la durata ridotta ad un atto unico di 90 muniti circa. Lo spettacolo risulta in questo modo più fruibile ad un pubblico eterogeneo. Reinventare I Due Gemelli è un'ulteriore prova di Casarin è pronto ad affrontare insieme alla emergente compagnia Vicolo Corto (con la quale il regista è giunto alla terza messa in scena), per restituire al pubblico uno spettacolo nuovo, pieno di trovate e divertimento, adetto a tutte le età.