LA BAMBINA CON LA PELLICCIA
(di anoressia si può guarire)
Liberamente tratto da "Tutto il pane del mondo" di F. De Clercq
"Sono passati più di dieci anni dalla prima pubblicazione di Tutto il pane del mondo. È stato, ed è ancora, il mio libro su quella forma di sofferenza profonda, femminile, oscura, che usa il corpo come il teatro dove mettersi in scena; un dolore che è stato il mio per molti anni e che ho voluto rivelare perché si nascondeva dentro molte vite. Ma oggi, mentre scrivo queste parole, sento che molto di questo libro non mi appartiene più. Ho l'impressione che siano state proprio tutte quelle vite cui volevo parlare ad averlo trasformato in qualcos'altro".
Prefazione a "Tutto il pane del mondo"
La bambina con la pelliccia è la trasposizione teatrale dell'autobiografia di Fabiola De Clercq. Prima bulimica e poi anoressica, Fabiola De Clercq dopo venti anni è guarita ed ha fondato L'ABA, l'associazione per lo studio e la ricerca sull'anoressia, la bulimia e l'obesità. La Bambina con la pelliccia affronta la problematica del sintomo anoressico-bulimico con la chiara volontà di mettere il pubblico in una posizione di ascolto e attenzione costante.
Il tema centrale della Maternità rende lo spettacolo non solo uno strumento utile alla comprensione della problematica anoressico-bulimica ma, soprattutto, un chiaro messaggio del suo possibile superamento. La protagonista è incinta e lo dichiara fin dall'inizio. La pancia-bimbo esprime in modo dirompente tutta la forza di una vita che cresce dove prima c'era un vuoto incolmabile; uno stato che nascondeva una silenziosa richiesta d'aiuto, un bisogno d'affetto e d'attenzione messo a tacere dai crampi della fame o da quantità smisurate di cibo immediatamente rimosso. Un gioco teatrale dove il ricordo diventa realtà, dove la protagonista si ritrova non più solo a raccontare ma ad interpretare le figure della propria storia.
Una porta socchiusa su una vita che stava per coincidere con la morte, uno sguardo presente sulla storia di una donna che ha scelto di guarire fidandosi di chi ha voluto e saputo ascoltarla e prima ancora fidandosi di se stessa (Eleonora d'Urso).
Con Federica Bognetti
Regia Eleonora D'Urso
Drammaturgia Eleonora D'Urso, Federica Bagnetti
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