Fabriano - 5 ottobre 2006
Sorci :"vergognosa e strumentale la posizione di Biondi e D'Innocenzo sull'assegnazione delle case popolari"
In relazione a dichiarazioni rilasciate alla stampa dal capogruppo dell'UDC, Claudio Biondi, e dal capogruppo di Forza Italia, Silvano D'Innocenzo, il sindaco Roberto Sorci dichiara:
"Il problema relativo alle modalità per l'assegnazione delle case popolari è un problema serio ed è semplicemente vergognoso che rappresentanti politici che siedono in Consiglio comunale quali Biondi e D'Innocenzo anziché lavorare a favore della Città e della coesione sociale lavorino solo a creare problemi e divisioni.
E', poi, ancora più grave che lo facciano raccontando falsità sulla posizione del sindaco che si è preoccupato e si preoccupa di operare a favore di tutta la collettività e non solo per una parte di essa.
Biondi e D'Innocenzo, invece, alimentano le divisioni strumentalizzando il problema a fini esclusivamente elettoralistici.
Biondi, addirittura, non ha neanche partecipato alla discussione e alla votazione che ha visto la posizione favorevole del consigliere udc, Gino Sforza, che da persona intelligente che usa il proprio cervello nell'affrontare i problemi della città, ha votato a favore della nostra posizione che vuole essere equilibrata e, ripeto, di modifica dell'attuale normativa per l'assegnazione delle case popolari ma senza creare discriminazioni o situazioni di razzismo strisciante.
Il Consiglio comunale di Fabriano, in sostanza, ha riaffermato la necessità di operare all'interno di un percorso organico, tendente a risolvere i problemi più evidenti, preoccupandosi di sollevare la questione al fine di favorire una normativa diversa e più rispondente alla situazione attuale, rigettando vincoli che non competono a noi come la clausola che per fare domanda per avere una casa popolare bisognerebbe avere almeno cinque anni di residenza.
Le modifiche alla normativa, invece, spettano alla Regione Marche e noi abbiamo già dato le nostre valutazioni ed indicazioni.
La situazione sociale attuale è lontanissima da quella di quindici anni fa e che è stata alla base delle norme allora dettate ed attualmente in vigore, norme che siamo stati tra i primi a chiedere che venissero modificate.