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Luogo GIARDINI DEL POIO
Sabato 24 luglio 2021, alle ore 17:30 presso i Giardini del Poio a Fabriano, verrà presentato il libro “Dalla naftalina alla luna”, Edizioni Affinità Elettive, con l’intervento di Gabriele Perretta, docente universitario e critico d’arte, di Alessandro Moscè, poeta e critico letterario e Ilaria Venanzoni, assessore alla cultura di Fabriano, Valentina Conti, editrice.
“Dalla naftalina alla luna” è un libro di trecento pagine con interviste fatte ad amici artisti, e non solo, maturati nel tempo, tra scambi di opinioni, confronti con poeti, critici d’arte, e un acrobatico paso doble con musicisti e altri interpreti. Insieme a una nomenclatura diversificata di soggetti che vivono distrattamente come altrettanto occasionalmente il ruolo di spettatori. Il titolo, volutamente fuori programma, vuole accompagnare il lettore che io definisco coraggioso, a disvelarsi e con slancio partecipato a interrogarsi.
Rita Vitali Rosati
...Se l’arte deve poter interpellare la domanda delle domande e gli interrogativi sul suo stato di salute, essa non può tacere su un problema centrale per la vita e il concetto stesso di arte presente, qual è la socialità. Sebbene siano note le tendenze sociali di specie animali che si collocano in punti diversi della scala evolutiva, nell’arte questo impulso diviene tematico, intenzionale e complesso, e pone dei problemi specifici di natura pratica e teorica. Con tali considerazioni si chiarisce la legittimità sociologica del tema delle arti e delle sua domanda sullo “stato di salute dell’arte presente”. Sotto questo «ragionamento» vengono prese in considerazione le difficoltà legate all’apparire di un artista e di un altro artista: il problema della definizione del suo statuto ontologico, le variazioni da esso impresse alla sua storia ed alla sua biografia, ma anche problemi di carattere più concreto come la comunicazione, la condivisione delle tecniche artistiche, le sinestesie, le grammatiche e le metodologie per affrontare i linguaggi, la condivisione di mondi diversi o di un unico mondo, il conflitto e l’accordo interpersonale tra mondo interiore e ambiente sociale. Posta la necessità psico-sociologica del questionario, ritengo sia utile chiarire per quale motivo le fenomenologie delle personalità artistiche costituiscano, per Rita Vitali Rosati, una forma letteraria particolarmente adatta a confrontarsi con il problema dell’«arterità»...
Gabriele Perretta
...Questo libro-opera di Rita Vitali Rosati dal titolo eccentrico è, in verità, uno strumento classico per meglio leggere, non solo l’itinerario artistico dell’autrice, in campo ormai da un quarantennio, ma piuttosto una sorta di consuntivo, una convocazione, un invito ad uscire dalla caverna platonica dove, al buio, non vi è conoscenza, dove tutto è indistinto. I “prigionieri” dovranno uscire da quella notte, avvistare il mondo e gli altri, per pensare, incontrarsi, distinguersi e parlare. Dalla naftalina alla luna è, così, una chiamata alle armi, un amorevole invito, ad un confronto diretto e radicale, intenso ed emotivo, profondo e solare affinché tutto sia più palese, magari alitando verso la luce notturna della luna. Leopardi chiamò la luna “notturna lampa”: voleva dire che l’artista lavora nella propria “caverna” che è la vita esplorando l’oscurità del proprio inconscio, il dolore e le gioie, personali e degli altri e poi parla e dice, espone al pubblico il suo discorso...
Guido Garufi
Rita Vitali Rosati, è nata a Milano e vive nelle Marche. Artista e performer è presente nel panorama artistico italiano dalla fine degli anni ‘70 con mostre presso la galleria Franco Marconi di Cupra Marittima, Adriana Cavalieri di Bologna, Luciano Inga Pin a Milano, Pio Monti a Roma e il Museo Macro ancora a Roma. All’estero presso il Palazzo Ducale di Zara (Croazia) ed altre. E’ intervenuta con articoli su Mario Dondero, Giovanna Bemporad, Joyce Lussu, Joseph Beuys, Mario Giacomelli. Hanno scritto di lei Filiberto Menna, Angela Vettese, Marco Lodoli, Gabriele Perretta, Paolo Nardon, Luca Panaro e altri. La lunga frequentazione e l’amore per la scrittura poetica, l’hanno avvicinata al rapporto “fotografico” di “volti” in convegni e readings, dei quali sono a testimonianza le immagini di: Alda Merini, Franco Loi, Mario Luzi, Kenneth White, Mary De Rachelwitz-Pound, Enis Batur, Paolo Ruffilli, Umberto Piersanti, Eugenio De Signoribus, David Rondoni, Giampiero Neri, Laura Pariani, Guido Garufi, Piergiorgio Viti e altri. Ha pubblicato libri fotografici: Inventario con elenco, 2000, Ahi, 2010, La passiflora non è una passeggiata en plein air, 2013, “MemoryCard”, 2016.
Ingresso Libero con prenotazione obbligatoria
Contatti: mobile 393.5754243 - email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.