Edifici storici di Fabriano

Edifici storici di Fabriano


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Palazzo del Podestà (1255)

Palazzo del Podestà Fu costruito nel 1255 e divenne proprietà dei governatori della Chiesa nel sec. XVIII  prendendo il nome di Palazzo Apostolico. Bellissimo il grande arco gotico il cui intradosso del voltone presenta ancora tracce di decorazioni pittoriche realizzate in varie epoche. Nel 1326 fu affrescato anche dal pittore fabrianese Ventura di Francesco e ritoccato più volte nei secoli. Tra il 1911 e il 1922 fu restaurato per essere riportato allo stato originario (merlatura esclusa). Ristrutturato nell'Ottanta è stato per molto tempo sede della magistratura cittadina. Attualmente è sede degli Uffici Finanziari del Comune di Fabriano.

Fontana Sturinalto (1285)

Fontana Sturinalto E' veramente un gioiello incastonato in una degna cornice. Fu costruita nel 1285 da Giacomo di Grondolo da Perugia sotto sorveglianza di tal Benvenuto di Gioia. La somiglianza con la fontana perugina è sorprendente. E' composta da tre bacini di cui i primi due in pietra e l'ultimo di bronzo. Ha subito diversi restauri più o meno importanti.

Palazzo del Comune (1350 ca. e ricostruito nel 1960)

 Palazzo del Comune Antica dimora dei Chiavelli, signori della città fino al 1435, conserva l'androne voltato a crociera del XIV secolo e (nel cortile) il lapidarium con epigrafi e cippi provenienti dai municipi romani di Attidium (Attiggio), Tuficum (Borgo Tufico) e Sentinum (Sassoferrato).
E' attualmente sede centrale del Comune di Fabriano dopo un lungo periodo di ristrutturazione dovuta al terremoto del 26 settembre 1997, allorquando gli uffici dovettero trasferirsi in affitto in un moderno edificio di via Dante. Durante i lavori di ristrutturazione sono venuti alla luce uno splendido arco gotico e altre antiche vestigia.

Cattedrale di San Venanzo (XIV e XVII secolo)

Cattedrale di San Venanzio La costruzione risale al 1046. Nelle fondamenta di quello che sarà nel 1435 un muro tra il chiostro e il muro laterale della chiesa, furono seppelliti i corpi dei dieci Chiavelli (adulti e bambini ) trucidati all'interno della chiesa durante la messa dell'Ascensione (26 maggio 1435 ). La collegiata di S. Venanzo fu eretta a Cattedrale nel 1728 e a Basilica nel 1963, sotto il pontificato di Giovanni XXIII. Dell'antica forma conserva, esternamente, solo l'abside poligonale. Internamente ha una pianta a croce latina con un'unica navata e cappelline laterali. La cappella di San Lorenzo è sata affrescata da Allegretto di Nuzio (1360 ca.) Altri affreschi di scuola fabrianese del XIV e XV secolo sono visibili in altri ambienti della chiesa. Importanti sono i resti delle Storie della Croce commissionate al folignate Giovanni di Corraduccio (1415). La Cattedrale è un importante "museo" di dipinti manieristi e barocchi. Tra le opere più importanti troviamo le tele di Gregorio Preti, di Salvator Rosa, Giovan Francesco Guerrieri, Giuseppe Puglia e altri. Il celebre pittore caravaggesco, Orazio Gentileschi, è l'autore delle preziose storie della Passione e della mirabile Crocifissione su tela (1620 ca).

Palazzo Vescovile e Torre Civica ( Corso della Repubblica )

 Palazzo Vescovile e Torre Civica L'edificio, distrutto il 20 maggio 1542 a seguito del crollo della torre civica, fu ricostruito tra il 1546 e il 1549. Fu sede dei Priori prima, Vescovile poi (1729). Falso storico è la lapide che si vede sulla facciata della torre inneggiante gli artefici dell'unità d'Italia. Sostituita nel dopoguerra doveva essere la copia di quella maestosa incorniciata nel 1884, ma quando fu ricopiata, sulla lapide attuale, più piccola della precedente, l'esecutore compì un errore: incise MDCCCLXXXVI anziché MDCCCLXXXIV.

Loggiato S. Francesco (Corso della Repubblica)

 Loggiato S. Francesco Ribattezzato Loggiato XX Settembre è la ricostruzione del portico quattrocentesco che affiancava la chiesa di S. Francesco, completato verso la fine del sec. XVIII. La chiesa trecentesca fu abbattuta nel 1864 perchè pericolante. Di questa si conserva un imbotte con affresco trecentesco e un portale ad arco a tutto sesto con colonna tortile stile gotico, visibili dal loggiato. Un altro portale è visibile sul fronte della chiesa.

Chiesa di S. Benedetto (piazza F. Altini)

Chiesa di S. Benedetto Fondata nel 1244 per volontà di S. Silvestro (Guzzolini) fu ampliata nel 1290 e ricostruita nel 1590. Dopo il terremoto del 1741 la chiesa fu ricostruita nuovamente solo dopo alcuni anni. Dell'antica struttura resta ben poco. Gli stalli lignei del Coro (che vide l'eccidio dei Chiavelli) sono una preziosa testimonianza d'intaglio fiorentino di epoca tardo gotica. Preziosa la scultura in pietra di Martino da Cingoli (fine sec. XIII) raffigurante  il Beato Giovanni dal Bastone e le testimonianze figurative con opere di Simone de Magistris, Orazio Gentileschi, Pasqualino Rossi, Giacinto Brandi ed altri pittori del '500 e del '700.

Oratorio del Gonfalone

 Oratorio del Gonfalone L'Oratorio presenta uno straordinario soffitto a cassettoni, intagliato e decorato in oro zecchino  dallo scultore francese Leonardo Scaglia, agli inizi del Seicento
Alle pareti, il ciclo di tele dedicato alla vita della Vergine è  opera di Francesco Bastari (inizio XVII sec.9).

Oratorio della Carità (1587/97)

 Oratorio della Carità L'oratorio fu decorato alla fine del sec. XVI con un prezioso ciclo affrescato, raffigurante le opere di Misericordia Spirituale e Corporale, realizzato dal pittore manierista urbinate Filippo Bellini. Il portale gotico in pietra proviene dall'ex monastero di Sant'Antonio fuori le mura.

Madonna del Buon Gesù (piazza della Cattedrale/via del Poio)

Madonna del Buon Gesù Il Complesso, costruito nel 1456 per volontà di San Giacomo della Marca, fu adibito prima ad Ospedale (Ospedale degli Esposti ) e successivamente a Brefotrofio (1784). Il titolo iniziale della chiesa era S. Maria del Buon Gesù. L'edificio è un elegante esempio di architettura tardo gotica, al cui interno è venerato il pregevole stendardo della Madonna del Buon Gesù (protettrice delle calamità naturali) dipinto intorno al 1460 dal Maestro di Staffolo. Allo stesso pittore si debbono gli affreschi visibili sotto il portico.
Nella Chiesa annessa vengono conservati affreschi del fiorentino Andrea Boscoli, realizzati agli inizi del XVII sec.  
Caratteristico il pozzo in pietra all'interno del chiostro datato 1483.

Chiesa di S. Domenico (Largo f.lli Spacca)

Chiesa di S. Domenico Nel 1365 i Domenicani ristrutturarono ed ampliarono la loro chiesa di S. Domenico (risalente alla fine del sec. XIII) titolandola a S. Lucia Novella, ricostruita dopo il terremoto del 1741. Della fabbrica gotica la chiesa conserva l'architettura esterna, caratterizzata anche da un'elegante abside poligonale, dove si scorge in rilievo lo stemma della famiglia signorile dei Chiavelli. Le cappelle gotiche e la sacrestia vantano una ricca e importante decorazione ad affresco di Allegretto di Nuzio e della sua  scuola (seconda metà del XIV secolo). Nel convento di San Domenico (attualmente adibito a "Museo della Carta e della Filigrana") si possono ammirare i due pregevoli chiostri quattrocenteschi e, nell'interno, l'importante decorazione della sala capitolare dipinta intorno al 1480 da Antonio da Fabriano, per la cui iconografia il pittore si è ispirato alla decorazione del convento dominicano di San Marco a Firenze realizzata dal Beato Angelico.

Chiesa di S. Nicolò (piazza Cairoli)

 Chiesa di S. Nicolo' Dell'antico edificio fondato dai Benedettini tra i sec. XII-XII non vi è più traccia. Il terremoto del 1279 distrusse l'edificio che fu ricostruito ed ampliato poco dopo. La ricostruzione "ex novo" della chiesa fu portata a termine negli ultimi decenni del sec. XVII. Imponente è la facciata con la loggia superiore a tre archi. Della chiesa medievale è visibile un affresco di Francescuccio di Cecco Ghissi e l'importante scultura lignea trecentesca raffigurante San Nicola da Bari, realizzata dal Maestro dei Magi di Fabriano. La chiesa vanta la più ricca e importante collezione di tele manieristiche e barocche come i dipinti di Filippo Bellini, Andrea Sacchi, Giacinto Brandi e del Guercino. Anche l'elegante chiostro è barocco.

Chiesa dei Santi Biagio e Romualdo (piazza Manin)

Chiesa dei Santi Biagio e Romualdo Già menzionata in un documento del 1210 fu elevata ad Abbazia nel 1406 sotto papa Innocenzo VII. Titolata inizialmente solo a S. Biagio, dopo il trasferimento del corpo di S. Romualdo nella chiesa, essa assunse il titolo dei SS. Biagio e Romualdo. All'interno si trovano interessanti dipinti  di Pasqualino Rossi  e  l'Organo di Gaetano Callido (1790). Nella cripta è conservato il sarcofago marmoreo con le reliquie di San Romualdo, fondatore dell'Ordine Camaldolese. Interessante il Chiostro di stile rinascimentale. La chiesa fu ristrutturata più volte nei secoli e raggiunse il massimo splendore nel sec. XVII. Dopo il terremoto del 1741 subì ingenti danni. Nuovamente danneggiata dal terremoto del 26 settembre 1997 è stata attrezzata per la messa in sicurezza di imponenti opere strutturali interne in ferro e riaperta al culto.

Chiesa di S. Onofrio (o Scala Santa)

Chiesa di S. Onofrio Vi si possono ammirare pregevoli opere lignee, un Crocifisso di fine '300 di scuola tedesca, un Ecce Homo quattocentesco ed un affresco del sec. XV attribuito al Maestro di Staffolo. Molto cara alla devozione perchè vi si conserva frammenti della Scala Santa di Roma.

Chiesa di Santa Caterina (via S. Caterina)

Chiesa di Santa Caterina Iniziata nel 1383 per opera del monaco silvestrino fra Giovanni di Bartolomeo su un terreno offerto dalla nobildonna Farratoni vedova del conte Ugo Degli Atti di Sassoferrato. Il monastero acquistò importanza grazie alle donazioni e alla protezione dei Chiavelli. Il bel chiostro fu realizzato nel sec. XV, mentre la chiesa fu ricostruita completamente nei primi del sec. XVII.

Chiesa di Santa Maria Maddalena (XIV sec. ricostruita nel 1858)

Chiesa di Santa Maria Maddalena Subito al di là dell'antica cinta fortificata della città, di cui oggi rimangono solo poche tracce, sorge la chiesetta di Santa Maria Maddalena, in origine cappellina di un ospedale (1310). In seguito divenne il nucleo spirituale della corporazione dei Cartai, in connessione con un miracolo che sembra gli stessi avessero ottenuto nel 1599. La Chiesa è degna di sosta per due affreschi del Maestro di Campodonico e per la bellissima Maddalena Penitente del Gentileschi.

Portico dei Vasari (1316)

Portico dei Vasari Il Portico è parte di un antico ospedale situato nella Piazza del Mercato (attuale Piazza Garibaldi), centro economico della città nel Medioevo. Esso conserva sulla facciata emblemi in pietra dell'Arte dei Calzolai e un affresco di un allievo di Allegretto di Nuzio, databile all'ultimo quarto del '300.
Di fronte è visibile la pregevole fontana della piazza (seconda metà del XV secolo)

 Museo Farmacia Mazzolini Giuseppucci

Museo Farmacia Mazzolini Giuseppucci Ubicato lungo il Corso della Repubblica, il Museo è dedicato ad una delle Farmacie storiche più importanti in Italia. Gli straordinari arredi lignei realizzati nel 1896 dal perugini Adolfo Ricci, raffigurano i più grandi scienziati e le più grandi scoperte del XIX secolo.
La collezione originaria di porcellane, di manifattura Ginori, e vetri è interamente conservata ed esposta.
Il Museo è centro di numerose attività didattiche legate alla divulgazione della storia della scienza.

Chiesa di Sant'Agostino (XIII sec. ricostruita nel 1768)

Chiesa di Sant Dell'antica fabbrica gotica resta oggi solo il portale nel fianco, ornato da esili colonnine e da capitelli decorati a motivi ornamentali. L'interno settecentesco è ravvivato dai vivaci stucchi dello svizzero Giacomo Cantoni e da alcune grandi tele del Cades. Di grande importanza per la pittura gotica marchigiana le due cappelle ai lati dell'altare maggiore. In quella a destra sono affrescate Storie di S. Agostino, mentre in quella opposta si ammirano scene della vita di Cristo e della Maddalena. Se differenti furono le mani che eseguirono i due cicli, unico risulta esere il denominatore stilistico che le fa risalire al ceppo riminese-assisate, verso la metà del XIV secolo. Nel chiostro della Chiesa, oggi annesso all'Ospedale Civile, è l'ex Oratorio dei Beati Becchetti, di forma tardo-gotica che ha la parete dell'altare interamente rivestita da un affresco monocromo del sanseverinate Lorenzo Salimbeni.

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Medaglia Bronzo al Valor Militare Città di Fabriano
Medaglia di Bronzo al Valore Militare
(D.P.R. 10 maggio 1976)
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