L'EBREO
8 e 9 febbraio 2011
Mithos rroup
di Gianni Clementi
con Ornella Muti, Emilio Bonucci, Pino Quartullo
regia Enrico Maria Lamanna
scene Max Nocente
costumi Teresa Acone
musiche Pivio & Aldo De Scalzi
light designer Stefano Pirandello
disegno audio Hubert Westkemper
si ringrazia Compagnia della Bellezza
un ringraziamento a Federica Marchettini
per aver dato la voce a Elena
Era un po' che io e Gianni ci inseguivamo: quel suo saper raccontare storie, semplicemente storie, quel suo amore verso il dialetto romano, alzato finalmente a lingua, erede di Monicelli, Risi, ma ancor più di Age e Scalpelli e di Suso Cecchi D'Amico. E così io che amo la drammaturgia contemporanea resto folgorato da Gianni e parto con L'Ebreo. Enrico Maria Lamanna Era l'anno della nevicata a Roma, quella del '56, anno in cui prende corpo la storia de L'Ebreo, premio Siae-Eti- Agis, un dramma dal cuore di tenebra, che sfrutta il potenziale poetico e drammaturgico del dialetto romanesco per una delle pagine più cupe del nostro recente passato. Ma è anche un testo che indaga le pieghe dell'anima e mette a fuoco il grado di aberrazione che un essere umano può raggiungere pur di non rinunciare ai privileg acquisiti.
Negli anni '40, con l'entrata in vigore delle leggi sulla discriminazione razziale emanate dal regime fascista, molti ebrei, presagendo un destino incerto, avevano pensato di mettere al riparo i loro beni da presumibili espropri, intestando le proprietà a prestanome fidati di razza ariana. Marcello Consalvi, al tempo oscuro ragioniere, è uno dei fortunati beneficiari; il suo Padrone, infatti, gli ha intestato tutte le proprietà. Insieme alla moglie Immacolata è entrato in possesso di un palazzo e di alcuni negozi, di cui si gode i frutti dalla tragica retata del 1943 nel ghetto di Roma.
La ricca coppia, che vive ormai negli agi e in uno splendido appartamento, vede la propria esistenza borghese improvvisamente minacciata da un evento tanto temuto quanto atteso: qualcuno, tredici anni dopo, bussa alla loro porta, forse per reclamare beni e proprietà, e solo allora i due si ritrovano di fronte alla parte oscura del proprio animo.
Decidono, così, di non aprire, barricarsi in casa e prendere tempo per trovare una soluzione che consenta loro di non perdere tutto e tornare all'ormai dimenticata vita grama. Immacolata - a suo tempo una povera sguattera senza più sogni che ogni giorno faticava